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Il progetto realizzato dallo studio insieme a Filippo La Mantia che ama definirsi "Oste e Cuoco" è semplice come la materia prima che lo compone; il piatto, inteso come oggetto ma anche come contenuto, diventa paradigma del “luogo di incontro” per eccellenza, la tavola condivisa dove le culture, le tradizioni e le esperienze sono solo apparentemente diverse e lontane tra loro.
La sinossi del video vede gli architetti dello studio, dopo la fase creativa, recapitare l'oggetto-piatto allo chef suscitando in lui ricordi, profumi e sapori legati alla sua infanzia e alla sua terra di origine: la Sicilia; da qui parte l'ispirazione per la realizzazione di un piatto che vede come protagonista il cous cous.
Il video, dal taglio volutamente cinematografico, è stato girato presso il Ristorante milanese "Filippo La Mantia Oste e Cuoco" ed è stato presentato in gara alla seconda edizione del Foodies' Challenge.

Il video presentato al Foodies’ Challenge 2017

Il progetto con Filippo La Mantia

L’ingrediente principale del piatto, la farina di semola, è un elemento molto caro a Filippo La Mantia che raconta: “In provincia di Trapani ho conosciuto le anziane signore che incocciavano la semola. Mi raccontavano che le donne del Maghreb mentre preparavano il cous cous pregavano. Ecco, il rito è quello che mi ha affascinato di più e conseguentemente è quello che amo di più”.
Il più noto ingrediente della cucina nord-africana è un prodotto che vanta una lunga tradizione anche nel nostro Paese, in particolare in alcuni comuni della costa trapanese. Nessun altro piatto come il cous cous si lega alla storia e alle tradizioni conviviali delle popolazioni del Mediterraneo, soprattutto del Maghreb ormai storicamente riconosciuta come sua terra d’origine, ma seguendo le rotte di mercanti e di conquistatori, il “kuskusu” – per dirlo in arabo – è approdato in Sicilia dove è considerato prodotto agroalimentare tradizionale.
Il cous cous ha inoltre una fortissima valenza sociale: si mangia tutti dallo stesso piatto e solo in alcune occasioni: quando è presente tutta la famiglia oppure in occasione della visita di alcuni ospiti di riguardo.

Il piatto in marmo di Carrara

Il piatto da portata è stato disegnato appositamente dallo studio per la realizzazione del video partendo dalla suggestione dello chef: presentare il cous cous in “purezza” per esaltarne la semplicità e al tempo stesso la dignità senza essere “contaminato” da altri ingredienti. L’unica concessione è stata l’introduzione di rosmarino, salvia e finocchietto selvatico alla base del piatto che conferiscono verticalità all’insieme e un filo di olio extra vergine di oliva versato dall’alto sulla superficie inclinata e scanalata.
L’oggetto-piatto è stato realizzato in marmo bianco di Carrara come pezzo unico dalle sapienti mani di artigiani marmisti.

La partecipazione di Giovanni Bressana

Il percorso onirico che riporta ai sapori e ai profumi di infanzia dello chef raccontato attraverso il video è sottolineato dal montaggio che alterna le preparazioni in cucina con la realizzazione estemporanea di un’opera d’arte da parte dell’artista di fama internazionale Giovanni Bressana; l’opera pensata appositamente per il progetto e realizzata durante le riprese del video ricorda le teste di Moro tipiche della tradizione siciliana tanto care allo chef.